Presentazione del corso
Applicando alla riabilitazione un concetto moderno di disabilità, vista non più come “handicap”, bensì come prodotto di una relazione tra condizione di salute e ambiente, siamo necessariamente in grado di misurare non più e non solo le limitazioni, ma anche i punti di forza del nostro paziente, andando oltre i meri bisogni e valorizzando finalmente anche desideri ed aspirazioni.
In questa cornice non possono non inserirsi gli ausili, ovvero tutti quegli strumenti e quei supporti più o meno tecnologici che possano aiutare la persona con disabilità (temporanea o permanente) a realizzarsi nel proprio percorso di riabilitazione, nella propria autonomia e nella propria integrazione sociale.
In questo videocorso, dopo una parte teorica introduttiva necessaria a creare un linguaggio comune, saranno presentati dei casi clinici esemplificativi, con lo scopo di entrare concretamente nel cuore dell’argomento e avere immediatamente strumenti pratici spendibili in seduta con il paziente.
Invitiamo inoltre i fruitori del corso a segnalare particolari casi clinici o argomenti di interesse da approfondire, in modo da poter organizzare in futuro anche incontri online sincroni e poter così creare insieme percorsi condivisi.
Contenuti del corso
- Slide della sezione
- La tecnologia (2:02)
- L'operatore (1:05)
- L'utente al centro (5:28)
- 5 strumenti per sostenere l'utente come protagonista del processo (3:16)
- Le 4 tappe della scelta (4:24)
- L'ICF (1:55)
- Strategie assistive (modi di risolvere il problema) (3:06)
- Abilitatori intrinseci ed estrinseci (3:21)
- Allocazione delle funzioni (1:31)
- Riassumendo (1:24)
- Slide della sezione
- Classificazione in base agli attori coinvolti (0:48)
- Un ampliamento della classificazione precedente (0:29)
- Classificazione in dispositivi di input e output: i dispositivi di input (5:06)
- Classificazione in dispositivi di input e output: i dispositivi di output (2:34)
- La categoria 22: ausili per la comunicazione e la gestione dell'informazione (8:07)
- Fermiamoci! (0:37)
- Slide della sezione
- I caso: Presentazione del caso (0:17)
- La valutazione e un primo ausilio (5:30)
- Primo e secondo follow-up (2:03)
- Un nuovo bisogno (1:45)
- Un anno dopo (0:27)
- Alcune riflessioni (3:30)
- II caso: Presentazione del caso (2:23)
- Cosa è stato fatto (2:23)
- III caso: Presentazione del caso (0:25)
- Cosa è stato fatto (5:36)
La docente: Elisa Voliani
Sono Elisa Voliani, una logopedista che lavora in riabilitazione adulti e che fino a qualche mese fa ha avuto il "lusso" di lavorare in un Laboratorio Ausili Tecnologici per la comunicazione e l'apprendimento.
Avrò il piacere, ma soprattutto l'onore, di condividere con voi questa avventura nel mondo degli ausili.
L'argomento è sicuramente molto interessante, ma purtroppo ancora poco conosciuto.
Il mio obiettivo non sarà assolutamente quello di fare un mero elenco degli ausili, perché per questo è sufficiente scaricare un catalogo o acquistarlo dal web.
Quello che mi piacerebbe invece fare insieme a voi è proprio un percorso così come un percorso è quello degli ausili. Spesso l’ausilio viene considerato un palliativo, l'ultima spiaggia, “ho provato tutto e non ha funzionato, proviamo anche questo”. Viene quindi considerato il punto finale o di arrivo.
Vedremo, invece, insieme come l'adozione non di un ausilio ma dell'ausilio giusto può dare il via a volte addirittura a un trattamento riabilitativo, ma comunque può migliorare significativamente la qualità di vita del paziente.
Cercherò di farvi uscire dalla condizione che a patologia X corrisponde un ausilio Y; questo può essere in parte vero se consideriamo un pezzettino della funzione, ma non è più vero se consideriamo la persona a tutto tondo, a 360 gradi.
Dovremo proprio, come dei sarti, imparare a cucire i nostri ausili addosso al paziente e quindi cucire degli ausili proprio su misura. A parità di condizioni, a parità apparenti di condizioni, vedremo che non esiste una sola strada, ma ne esistono tantissime tantissime e che spesso non dipendono neppure magari solo dal paziente. ma anche dall'ambiente circostante che può essere sì incentivante, ma può essere anche invalidante.
Per fare tutto questo dopo una necessaria parte teorica introduttiva usciremo alla scoperta di alcuni casi clinici esemplificativi che non esauriranno tutto il sapere degli ausili ma ci permetteranno di capire quante sfumature possono esistere appunto a parità di patologia.
Dopo la visione delle videolezioni avrete spunti pratici da utilizzare nell'immediato in terapia con i pazienti e capirete che per lavorare con gli ausili servono tantissima pazienza, tantissima sensibilità, ma anche la voglia di vedere sempre o quasi sempre il bicchiere mezzo pieno.
Grazie infinitamente ancora a chi mi ha dato l'opportunità di iniziare questa avventura e adesso mettiamoci all'opera.